Alcuni investitori accostano il Bitcoin all’oro come potenziale bene rifugio poiché aumenta di valore relativo sia rispetto a valute come il dollaro americano che all’oro stesso.
“A differenza delle valute legali, Bitcoin non può essere iperinflazionato. La sua blockchain è codificata in modo che non ci saranno mai più di 21 milioni di bitcoin esistenti e ne rimangono circa 2,8 milioni”, afferma Steve Ehrlich, CEO e co-fondatore di Voyager Digital a Stamford, Connecticut. Il prezzo di questa criptovaluta dovrebbe aumentare poiché la domanda supera l’offerta e l’offerta totale è limitata.
Il fascino di investire in Bitcoin è sottolineato da note aziende che acquistano e accettano risorse digitali. All’inizio di ottobre, Square (SQ) ha acquistato 4.709 bitcoin per 50 milioni di dollari, mentre PayPal ha annunciato l’intenzione di integrare la criptovaluta nella sua piattaforma dal 2021.
Capire il mercato delle criptovalute
Solo perché i top player si stanno unendo al movimento Bitcoin non significa che gli investitori minori dovrebbero assecondare questo trend ad occhi chiusi. Conoscere i rischi di qualsiasi investimento è importante quanto cogliere potenziali guadagni da nuove opportunità.
Ulrik Lykke, direttore esecutivo dell’hedge fund di criptovaluta ARK36, ricorda l’importanza di un mantra ben noto a tutti nel mondo degli investimenti: “Investi solo in asset che comprendi”.
Prima di investire, Lykke consiglia di eseguire ogni operazione con la giusta diligenza e di comprendere come funziona il Bitcoin. Internet è pieno di risorse per informarsi su questa criptovaluta.
Una caratteristica del Bitcoin è che offre un eccellente profilo compensatorio del rischio. Un modo per rendersene conto è osservare l’indice di Sharpe, una metrica di rischio comune utilizzata per aiutare gli investitori a comprendere il rendimento di un investimento in relazione al suo rischio. Il rapporto è il rendimento medio ottenuto in eccesso rispetto al tasso privo di rischio o al rendimento dei buoni del tesoro governativi per unità di volatilità o rischio totale.
Woodbull.com ha analizzato il rapporto di Sharpe di Bitcoin in contrasto con altri asset per calcolare il suo profilo di rendimento e quello di rischio. I dati hanno rilevato che quando si livella il rischio, i potenziali rendimenti di Bitcoin sono superiori a quelli di altri beni come oro, azioni, obbligazioni, immobili e petrolio.
Perché investire in Bitcoin?
Ci sono molte ragioni per investire in Bitcoin dopo aver compreso il mercato e i rischi ad esso connessi.
Anthony Denier, CEO di Webull Financial, ritiene che le risorse digitali siano utili per la diversificazione del portafoglio. In particolare, è noto che attività meno correlate possibili tra loro aiutano i rendimenti complessivi dei portafogli.
Nel caso di Bitcoin, Denier si unisce al coro di coloro che considerano questa criptovaluta una copertura contro l’inflazione e l’incertezza geopolitica. Lo definisce “l’oro liquido di questa generazione”che sta diventando sempre più comunemente accettato come metodo di pagamento.
Gli investitori con un patrimonio netto elevato stanno facendo confluire cifre sempre più sostanziose nei loro fondi di criptovaluta, afferma Sathvik Vishwanath, CEO di Unocoin, il più antico scambio di criptovalute dell’India. Con tassi di interesse bassi e incertezza macroeconomica globale da una parte e la sovraperformance della criptovaluta dall’altra, chi ha denaro da investire sta prendendo sempre più confidenza con l’asset.
Brian Estes, chief investment officer di Off the Chain Capital, aggiunge un altro motivo per acquistare Bitcoin ora. Estes afferma che il momento migliore per possedere questa risorsa crittografica è tra i 12 e i 18 mesi dopo il dimezzamento del bitcoin, quando il ritmo di creazione di Bitcoin viene dimezzato. Poiché l’ultimo dimezzamento è stato nel maggio 2020, ritiene che ora sia un buon momento per investire.
Quindi conviene sempre investire nel Bitcoin?
Bitcoin è chiaramente un investimento intelligente battendo lo stock market e l’oro su tutti i fronti.
L’oro che è considerato il bene rifugio per eccellenza risulta al giorno d’oggi sempre più penalizzato dalla mancanza di una caratteristica: la facilità d’uso in un mondo sempre più tecnologico. Basti sottolineare il fatto che non è facilmente trasportabile e che i loro possessori devono provarne continuamente il possesso.
Il Bitcoin, d’altro canto, sta diventando sempre più una riserva di valore sicura e il miglior asset indipendente e svincolato dall’andamento di altri beni sul mercato.
Per sua natura è considerabile pressoché incrollabile perché niente e nessuno può alterare la quantità di moneta creata, per di più l’intera blockchain è archiviata su oltre 10.000 nodi, tutti collegati, sparsi in tutto il mondo.
C’è chi parla del rischio che l’informatica quantistica riesca a sopraffare la crittografia.In realtà la corsa agli armamenti crittografici è in atto e la posta in gioco è troppo alta per presumere che questo rischio non sia fermato sul nascere.
Tuttavia ci sono naturalmente diversi pro e contro a cui ogni investitore di criptovalute dovrebbe prestare attenzione quando considera di investire.
Pro di Bitcoin:
- Ha il ROI più significativo di qualsiasi asset finanziario
- Da inizio anno ha registrato una performance del +170% meglio di oro, azioni, petrolio e altri beni
- Si rivela utile contro l’inflazione
- È digitalmente scarso, il che lo rende raro e prezioso
- Non dipende da località centralizzate e non è quindi alterabile
Contro del Bitcoin:
- Potrebbe arrivare a zero
- È estremamente volatile, quindi le oscillazioni dei prezzi possono essere violente, aspettati correzioni del 30%
- Potrebbe affrontare una rigida regolamentazione negli anni a venire
I più grandi sostenitori del Bitcoin enfatizzano particolarmente i vantaggi di questa criptovaluta, ma come ogni investimento, ci sono sempre dei rischi da valutare.
Il Bitcoin potrebbe avere un futuro roseo come ci si aspetta ma immagina se lo avessi acquistato il 17 dicembre 2017. Il tuo investimento avrebbe perso denaro nei successivi tre anni. Al prezzo odierno per moneta, il tuo investimento triennale sarebbe diminuito del 28% circa.