Il 22% del dollaro in circolazione è stato stampato nel 2020 – Motivo: Pandemia
Quando il COVID-19 fu annunciato come pandemia internazionale dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), tutti i mercati crollarono. Il ragionamento era semplice: gli investitori volevano fare cassa per resistere alla tempesta. Una volta fatta chiarezza, avrebbero iniziato a ridistribuire quel capitale nei mercati finanziari.
Questo è ovvio guardando l’indice del dollaro USA (Ticker: DXY).

Durante il mese di Marzo, come si può vedere da questo grafico, il dollaro americano ha acquistato una grande forza in quanto è stato visto come prezioso agli occhi degli investitori – è liquido ed è la valuta di riserva del mondo dopo tutto.
La pandemia ed il fatto che questo virus era facilmente trasmissibile, significava che per frenarne la diffusione si sarebbe dovuto diminuire i contatti umani. Di conseguenza, il governo degli Stati Uniti impose l’isolamento dei residenti. Questo colpì l’economia e i redditi delle persone.
La Federal Reserve (Banca Centrale degli Stati Uniti) dovette venire in soccorso, intervenendo in due parti: aiutare i residenti tramite assegni di stimolo, aiutare i mercati comprando beni. Come è stato fatto? Stampando tanti dollari quanti ne servono per generare il risultato necessario: la piena ripresa.
*La ripresa vista è stata soprattutto quella dei prezzi degli asset piuttosto che la salute delle imprese.
Aumentare l’offerta di USD = diminuire il valore dell’USD (più ce ne sono, meno vale); evidente nell’ultima parte del grafico DXY qui sopra.
Reazione degli investitori
Gli investitori, in particolare quelli istituzionali più coraggiosi come Paul Tudor Jones, sono stati capaci di pensare fuori dagli schemi. Bitcoin era stato identificato da Wall Street come un mito/gioco/follia per anni. Improvvisamente, mentre la stampante FED andava a pieno regime, un bene resistente alla censura con un programma di fornitura fisso e nessun posto per le decisioni discrezionali umane o la corruzione è diventato molto attraente.
Centinaia di milioni di dollari USA sono stati riversati in questo nuovo bene istituzionale, spingendo il suo prezzo di oltre il 300% in pochi mesi.
Stimolo 2.0 – Joe Biden
Il presidente eletto Biden ha promesso di introdurre più stimoli durante il suo mandato, a partire da un piano di soccorso COVID da 1,9 trilioni di dollari.
Questa stampa eccessiva di USD non fa altro che far crollare il suo valore nel tempo. Bisogna dire che questo stava gia accadendo prima, ma le misure causate dalla pandemia lo hanno accelerato.
Iperinflazione
Uno dei motivi principali per cui molti beni si stanno apprezzando contro il dollaro USA è causato dalla devalutazione di quest’ultimo. L’aumento di Bitcoin è il risultato di due fattori:
- Un maggiore interesse degli investitori a possederlo
- Svalutazione del denominatore USD
Naturalmente, questo non può continuare per sempre e qualcosa è destinato a cambiare in un futuro non troppo lontano.
Valute di riserva mondiali
La maggior parte di noi sa che il dollaro USA è la valuta di riserva mondiale e lo accettiamo come una verità immutabile e senza tempo. Naturalmente lo è ora, ma la domanda è: “Per quanto tempo ancora?”

Questo mostra una tendenza storica in cui ogni valuta di riserva si mantiene in posizione tale per circa 100 anni (la più bassa è 80, la più lunga è 110 – l’USD ad oggi è a 101 anni).
Questa era una prova statistica, esploriamo ora se c’è qualche verità fondamentale in essa.
Gli Stati Uniti d’America usano il dollaro USA come arma per mantenere l’egemonia sugli altri paesi. Il fatto che il dollaro sia la valuta di riserva mondiale permette loro di imporre efficaci sanzioni economiche in tutto il mondo. Di conseguenza, con il Bitcoin che sta diventando un asset istituzionale, le banche centrali e i governi si stanno già facendo coinvolgere. Due esempi sono: Iran e Pakistan.
Nel corso del 2021, ci aspettiamo che la lista di paesi e banche centrali che annunciano proprietà o operazioni di estrazione di BTC aumenti.
La prossima valuta di riserva?
Quanto sopra significa che Bitcoin diventerà la prossima valuta di riserva del mondo? No, non è così. Tuttavia, è altamente probabile che la prossima non apparterrà a nessuna singola nazione, ma piuttosto sarà senza confini.
Bitcoin è un candidato, come l’oro ha fatto e fa per le valute diverse dal dollaro USA che è “sostenuto politicamente”.
Questo naturalmente non avverrà quest’anno e nemmeno entro il 2025, questa transizione avverrà molto probabilmente entro il 2030/2040.