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Come sappiamo la Fed è l’organo più importante per quanto riguarda l’intero sistema finanziario Americano e le sue azioni influenzano anche le banche centrali mondiali, vediamo allora quali sono li strumenti della Fed per condurre la propria politica monetaria.
Queste attività come vedremo in seguito hanno un impatto sulla liquidità del sistema finanziario statunitense e mondiale.
Oltre ai compiti menzionati qui sopra, la Fed ha anche il compito di controllare l’offerta di dollari statunitensi in circolazione. Per fare questo si affida all’acquisto o alla vendita di titoli sul mercato aperto, seguito dall’aggiunta dei rispettivi fondi alle riserve delle banche.
Quando la Fed aumenta la liquidità in circolazione, le banche seguono a ruota aumentando anche loro stesse l’offerta di moneta in circolazione concedendo prestiti a consumatori e imprese. Ad esempio, se la Fed vuole iniettare 100 miliardi di dollari nell’economia, acquista 100 miliardi di dollari di titoli del Tesoro e li deposita nelle riserve delle banche.
Analogamente a quanto fa una società quotata in borsa, la Fed è obbligata a tenere note le proprie attività e passività nel proprio bilancio, e queste attività, visibili da tutti, comprendono titoli del Tesoro e titoli garantiti da ipoteca (MBS).
Per quanto riguarda le passività troviamo la valuta statunitense in circolazione e le riserve depositate dalle banche commerciali. Questi asset però non hanno una quantità definita, non sono infatti inflazionistici e la Fed, in caso di difficolta economico, come è successo durante la pandemia nel 2020, può espandere il proprio bilancio acquistando più attività: questo processo è noto come quantitative easing (QE).
Il QE è uno strumento relativamente nuovo adottato dalla Fed, introdotto per potenziare i meccanismi tradizionali di politica monetaria, in particolare per stimolare l’attività economica attraverso l’immissione di liquidità nel mercato. La liquidità è essenzialmente la linfa vitale del sistema economico globale. Se si esaurisce, la crescita economica e la stabilità si esauriscono.
Il QT detto anche tapering, al contrario, si riferisce alla rimozione della liquidità dal sistema. È l’opposto di quanto detto sopra e viene introdotto quando l’economia si surriscalda troppo. Quest’anno, un’inflazione ostinatamente elevata ha spinto la Fed a invertire la rotta, schiacciando i prezzi degli asset a rischio.
In sostanza, la Fed continuerà a ridurre il proprio bilancio e ad eliminare qualsiasi iniziativa di investimento. Come si vede di seguito, si prevede che la Fed ridurrà il suo bilancio di 95 miliardi di dollari al mese.
Tra il mio network di conoscenze, un analista ha condiviso questo grafico molto interessante, che ho pensato di condividere con voi. Mette in relazione SPX500 in giallo, l’offerta di M2 in verde ed il debito pubblico statunitense in arancione. Sulla destra si nota che il grafico è mostrato in termini percentuali anziché in dollari. Questo per confrontare tutto sotto la stessa unità di misura.
Dal 1960 ad oggi è interessante notare come l’SPX500 sia stato guidato dal M2 e dal debito pubblico durante la bolla dot-com, la crisi finanziaria globale del 2008 e i recenti massimi post-COVID-19.
Due punti interessanti da notare: ogni volta che la linea dell’ SPX500 è uscito dalla zona verde dell’ M2, si è verificata una correzione subito dopo. E negli ultimo 6 decenni mentre la massa monetaria M2 è aumentata del 7.383%, l’SPX500 è aumentato del 7.072%.
Come sappiamo Bitcoin è stato creato dopo la grande crisi economica, per salvarci in caso un fatto simile dovesse replicarsi. Il problema è che anche lui è stato influenzato dalla liquidità. Il primo decennio della sua esistenza è stato un periodo di iniezioni di liquidità e di credito a basso costo, motivo per cui abbiamo visto un’importante salita. Ora invece da fine 2021 la politica monetaria della Fed è cambiata, diminuendo la liquidità disponibile nel mercato.
Contemporaneamente a ciò, abbiamo visto un continuo rialzo dei tassi da parte della Fed, il pagamenti del debito da parte degli altri stati ed i rendimenti delle obbligazioni statunitensi che superano quelli delle altre valute, hanno fatto salire ulteriormente la domanda di USD prosciugando la liquidità.
Purtroppo, quando si parla di mancanza di liquidità, le criptovalute subiscono lo stesso impatto di tutte gli altri asset class. Nel caso di questo settore – e di molti altri – la liquidità può presentarsi in forme diverse. Ad esempio, può derivare dai risparmi di privati e aziende, dai bassi costi di prestito o dall’afflusso di fondi da diverse classi di asset.
Alcuni hanno sostenuto che il BTC ha fallito come copertura contro l’inflazione, ma sta semplicemente subendo lo stesso destino dell’oro e dell’argento, che teoricamente avrebbero dovuto ottenere buoni risultati in periodi di alta inflazione. Tuttavia, il problema principale è che il mondo opera in base al dollaro USA, quindi quando la liquidità del dollaro USA si riduce, si ha un effetto negativo a cascata.
Ciò di cui ha bisogno l’attuale mercato delle criptovalute è una grande iniezione di fondi, che molto probabilmente arriverà da istituzioni. Questo per farvi capire che i cicli dell’halving di Bitcoin che avvengono ogni di 4 anni centrano ben poco con il suo prezzo. Sebbene ciò possa essere vero, non è mai stato testato in un contesto macro come quello attuale spinto da avvenimenti MACRO!
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